Errori: la chiave della Neuroplasticità

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Enrico Foglia

Neuroplasticità: come il tuo cervello cambia e come puoi accelerare questo processo

Il sistema nervoso, che comprende il cervello, il midollo spinale e tutte le connessioni con gli organi del corpo, è alla base di ogni nostra esperienza, emozione e comportamento. Fortunatamente, a differenza di altre specie, noi esseri umani abbiamo la capacità di modificare il nostro sistema nervoso attraverso azioni specifiche e consapevoli. Questa capacità è chiamata neuroplasticità, e le ricerche scientifiche hanno rivelato che il movimento, l’equilibrio e l’apprendimento, in particolare, giocano un ruolo fondamentale nel plasmare il nostro cervello.

La scienza della neuroplasticità: come funziona

La neuroplasticità si riferisce alla capacità del cervello di riorganizzare le proprie connessioni neurali in risposta a nuove esperienze e apprendimenti. Questo significa che il nostro cervello non è un’entità statica, ma piuttosto un sistema dinamico in grado di adattarsi e cambiare nel corso della vita. Un esperimento chiave condotto dal laboratorio di Eric Newton ha dimostrato come il sistema nervoso si adatti anche a cambiamenti percettivi. In questo studio, i soggetti indossavano occhiali prismatici che distorcevano il loro campo visivo, spostando la posizione apparente degli oggetti. Inizialmente, i soggetti avevano difficoltà a raggiungere gli oggetti, ma nel giro di uno o due giorni, i soggetti giovani riuscivano a riadattare il loro comportamento motorio per raggiungere la posizione corretta. Questo esperimento evidenzia la capacità del cervello di riorganizzare le mappe neurali in risposta a nuove esperienze sensoriali e motorie.

Errori e apprendimento: il motore della neuroplasticità

Un aspetto fondamentale della neuroplasticità è il ruolo degli errori. Quando commettiamo un errore, il nostro sistema nervoso riceve un segnale che indica la necessità di un cambiamento. In pratica, gli errori innescano il rilascio di neurotrasmettitori e modulatori neurali, come epinefrina e acetilcolina, che preparano il cervello a modificare i circuiti neurali. Questo processo, innescato dalla frustrazione dovuta all’errore, crea un’opportunità per focalizzarsi sul margine di errore, la distanza tra ciò che si sta facendo e ciò che si vorrebbe fare. Successivamente, quando si inizia a correggere l’errore, viene rilasciata la dopamina, che facilita i cambiamenti plastici.

L’importanza di un approccio “da principiante”

Spesso, l’apprendimento è accompagnato dalla frustrazione derivante dagli errori. Tuttavia, la frustrazione è in realtà un segnale positivo, poiché indica che il sistema nervoso si sta preparando per il cambiamento. Per questo motivo, un atteggiamento da principiante, in cui ci si aspetta di commettere errori, è essenziale per l’apprendimento. Questo significa che non bisogna lasciarsi abbattere dalla frustrazione, ma piuttosto utilizzarla come stimolo per concentrarsi sulla correzione dell’errore.

Come accelerare la neuroplasticità da adulti

La neuroplasticità è più evidente nei giovani, ma questo non significa che gli adulti non possano beneficiare di questo processo. Infatti, il sistema nervoso adulto è in grado di compiere cambiamenti significativi, a condizione che vengano seguiti alcuni principi chiave.

  • Apprendimento incrementale: Da adulti, è più efficace suddividere l’apprendimento in piccole fasi, concentrandosi su quantità limitate di informazioni per periodo di apprendimento. Evitare di imparare troppo in una sola volta, perché questo ostacola il processo di neuroplasticità.
  • Periodi di apprendimento mirati: È consigliabile dedicarsi a sessioni di apprendimento brevi e intense, cercando di raggiungere un punto di frustrazione online, e poi continuare con ulteriori tentativi (10-100).
  • Piccoli errori, grandi risultati: Invece di grandi errori, è utile commettere piccoli errori ripetutamente e correggere le prestazioni, fino a raggiungere il risultato desiderato.
  • Incentivi significativi: La velocità e la portata della neuroplasticità dipendono in gran parte da quanto desideriamo o abbiamo bisogno di quel cambiamento. Un incentivo forte, come la necessità di trovare cibo per sopravvivere, può scatenare una plasticità pari a quella dei giovani.

Applicazioni pratiche della neuroplasticità

La conoscenza della neuroplasticità può essere applicata a diversi ambiti della vita quotidiana:

  • Apprendimento di nuove competenze: Sia che si tratti di imparare a suonare uno strumento musicale, scrivere codice, o praticare uno sport, l’approccio giusto è quello di accettare gli errori come parte integrante del processo di apprendimento. Suddividere la competenza da acquisire in piccole parti, lavorare su ciascuna parte separatamente, e applicare periodi di pratica concentrata.
  • Superare le difficoltà: Quando ci troviamo di fronte a sfide, la neuroplasticità ci offre la possibilità di superare gli ostacoli e riadattare il nostro comportamento. Invece di arrendersi di fronte alla difficoltà, è importante persistere, accettare gli errori come parte del percorso, e utilizzare la frustrazione per focalizzarsi sulla correzione.
  • Migliorare la salute mentale e fisica: La neuroplasticità può essere utilizzata per promuovere cambiamenti positivi nel benessere fisico e mentale. Ad esempio, praticare attività fisica regolare, meditare o imparare nuove competenze può contribuire a migliorare l’umore, ridurre lo stress, e aumentare la resilienza.

La neuroplasticità è una capacità straordinaria del nostro cervello che ci permette di imparare, adattarci e cambiare nel corso della vita. Comprendere i meccanismi alla base della neuroplasticità e le strategie per ottimizzarla può aiutarci a raggiungere il nostro pieno potenziale e vivere una vita più appagante. Ricordiamoci di non temere gli errori, ma di abbracciarli come opportunità di crescita e di cambiamento.