I SistemiVisibili e Invisibili, che Plasmano il Nostro Mondo: Una Prospettiva Strategica

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Enrico Foglia

Il nostro mondo è costantemente plasmato da una miriade di sistemi, alcuni evidenti e tangibili, altri nascosti eppure pervasivi. Dal sistema solare che governa i movimenti celesti fino alla complessa rete di interazioni in un semplice bar sotto casa, questi sistemi sono le forze invisibili e persistenti che influenzano la nostra realtà.1 Comprendere la natura di questi sistemi, sia nella loro manifestazione visibile che nelle loro dinamiche invisibili, è fondamentale per chiunque voglia navigare e influenzare il mondo che ci circonda attraverso strategie efficaci. Questo rapporto si propone di esplorare questi concetti, analizzando come la strategia costruisce sistemi e come, a sua volta, dipende intrinsecamente da essi.

Svelare l’Invisibile: Definizione di Sistemi Visibili e Invisibili

I sistemi visibili sono quelli le cui componenti e operazioni sono facilmente osservabili.2 Pensiamo al sistema solare, con i suoi pianeti e altri corpi celesti chiaramente visibili nel cielo notturno, o ai sistemi di sicurezza come recinzioni, cancelli d’ingresso e guardie in uniforme, progettati proprio per essere visti e fungere da deterrente.5 Anche le interfacce utente di software e applicazioni rientrano in questa categoria, fornendo un feedback immediato attraverso notifiche, cambiamenti nel design visivo e indicatori di progresso.2 Caratteristiche di diversità visibili, come l’età, il sesso e l’etnia, sono ulteriori esempi di sistemi le cui componenti sono immediatamente percepibili.7 Infine, l’infrastruttura fisica di una città, con le sue strade, i ponti, gli acquedotti e le ferrovie, rappresenta un sistema visibile e tangibile che sostiene la vita quotidiana.8

Al contrario, i sistemi invisibili operano attraverso forze non percepite dai nostri sensi o strutture intangibili.1 Questa categoria include una vasta gamma di fenomeni. Da un punto di vista filosofico, si parla di pensiero, conoscenza, idealità e aspetti dell’essere non immediatamente percepibili, come i lati nascosti degli oggetti o l’inconscio.10 Nel contesto della sicurezza, i sistemi invisibili comprendono telecamere nascoste, sensori di movimento e di calore, sistemi di rilevamento incendi e del suolo, tutti progettati per passare inosservati e prevenire l’elusione.5 A livello organizzativo, si riferiscono ai processi di fondo e alle relazioni informali cruciali per il funzionamento, spesso trascurati dai manager focalizzati sul lavoro osservabile.11 La diversità invisibile, che include caratteristiche come la disabilità, l’orientamento sessuale e il background socioeconomico, è un altro esempio di sistema non immediatamente visibile.7 Dal punto di vista tecnologico, si pensi ai sistemi HVAC (riscaldamento, ventilazione e condizionamento dell’aria) integrati nell’architettura, all’alimentazione wireless e all’intelligenza ambientale che opera senza interfacce evidenti.12 Anche l’infrastruttura che supporta la nostra vita digitale, come i cavi sottomarini, le reti satellitari, i data center e la rete elettrica, sono sistemi invisibili ma essenziali.8 Infine, le forze economiche come la gravità nel sistema solare, le economie di mercato che coordinano le transazioni attraverso la “mano invisibile” e le tensioni sistemiche all’interno di sistemi complessi sono ulteriori esempi di sistemi invisibili che plasmano il nostro mondo.1 Anche le architetture di autorità intangibili, come i sistemi di sorveglianza, rientrano in questa categoria, rendendo visibili le popolazioni allo stato attraverso mezzi invisibili come i dati.14

La distinzione tra visibile e invisibile non è sempre netta e può dipendere dalla consapevolezza o dal punto di osservazione.15 Ciò che è invisibile a un osservatore potrebbe essere visibile a un altro con competenze o strumenti diversi. Inoltre, tecnologie come la realtà aumentata possono rendere visibili sistemi precedentemente invisibili, migliorando la comprensione e l’interazione.15

La Danza Intrecciata: Strategia e Sistemi

La strategia e i sistemi sono intrinsecamente legati in una relazione dinamica e reciproca. La strategia svolge un ruolo attivo nella costruzione e nella modellazione dei sistemi per raggiungere gli obiettivi organizzativi.17 Le decisioni strategiche portano alla creazione di sistemi strutturati, processi, procedure e tecnologie volti a realizzare tali obiettivi. Ad esempio, una strategia che mira a migliorare l’efficienza porterà all’implementazione di sistemi per la razionalizzazione dei flussi di lavoro, la riduzione delle ridondanze e la minimizzazione degli errori.17 La strategia definisce il “cosa” e il “perché” degli obiettivi di un’organizzazione, mentre i sistemi forniscono il “come” per l’esecuzione.17

Allo stesso tempo, la strategia dipende in modo cruciale dai sistemi esistenti per la sua implementazione e il raggiungimento dei risultati desiderati.17 Senza sistemi efficaci, anche la strategia più brillante può fallire nella sua esecuzione. I sistemi forniscono l’infrastruttura necessaria per l’efficienza, la coerenza, la scalabilità, la gestione dei rischi, il processo decisionale basato sui dati e l’innovazione.17 Un’azienda è un aggregato di sistemi essenziali, come la leadership, il marketing, la finanza e la gestione, che la strategia deve considerare e allineare per un’attuazione efficace.20 Il rapporto tra strategia e sistemi è quindi dinamico e iterativo. La strategia detta i sistemi iniziali, ma le prestazioni e i limiti di tali sistemi possono, a loro volta, influenzare le future scelte strategiche.17

Decostruire il Meccanismo: Componenti Chiave di un Sistema

Un sistema è costituito da diverse componenti fondamentali che interagiscono per raggiungere uno scopo comune. Comprendere queste componenti è essenziale per formulare ed eseguire strategie efficaci.

  • Ruoli: Si riferiscono ai comportamenti attesi da individui o entità all’interno di un sistema, in base alla loro posizione o status, spesso definiti da permessi e responsabilità.21 Ruoli chiari garantiscono responsabilità, prevengono la duplicazione degli sforzi e definiscono chi è responsabile di quali parti dell’esecuzione del piano strategico.21
  • Regole: Sono le linee guida, le politiche, le procedure o le norme che governano il comportamento, le interazioni e il processo decisionale all’interno di un sistema, spesso espresse come istruzioni “se-allora”.21 Le regole forniscono un quadro per azioni coerenti, risultati prevedibili e processi standardizzati, garantendo l’allineamento con gli obiettivi strategici e facilitando operazioni efficienti e conformità.21
  • Input: Si riferiscono alle risorse, ai dati, alle informazioni o alle richieste che entrano in un sistema per essere elaborate e trasformate in output, inclusi materie prime, energia, dati, capitale, lavoro e bisogni del cliente.21 La qualità, la quantità e la rilevanza degli input sono fondamentali affinché il sistema funzioni efficacemente e raggiunga gli obiettivi strategici. L’allocazione strategica delle risorse garantisce che gli input corretti siano disponibili al momento giusto per supportare l’esecuzione del piano strategico.31
  • Output: Sono i risultati, i prodotti, i servizi o gli esiti generati da un sistema dopo l’elaborazione degli input, che possono essere tangibili o intangibili.21 Gli output sono i risultati tangibili o intangibili che indicano se una strategia ha successo e se il sistema sta raggiungendo gli obiettivi previsti. Il monitoraggio e la misurazione degli output rispetto agli obiettivi strategici sono essenziali per la gestione delle prestazioni e per apportare le modifiche necessarie.21
  • Feedback: Si riferisce alle informazioni sull’output o sulle prestazioni di un sistema che vengono restituite al sistema come input, influenzando il suo comportamento futuro e consentendo autoregolamentazione, apprendimento e adattamento.21 I meccanismi di feedback sono vitali per valutare il progresso e l’efficacia di una strategia, consentendo un monitoraggio continuo, l’identificazione delle aree di miglioramento e adeguamenti tempestivi per garantire che il sistema rimanga allineato ai suoi obiettivi e si adatti alle mutevoli condizioni.21
ComponenteDefinizione (breve)Esempi (breve)Importanza per una Strategia Efficace (breve)
RuoliComportamenti attesiDipendente, ManagerGarantiscono responsabilità e definiscono chi fa cosa
RegoleLinee guida, normeProcedure, leggiForniscono un quadro per azioni coerenti
InputRisorse in entrataMaterie prime, datiEssenziali per il funzionamento del sistema
OutputRisultati generatiProdotti, serviziMisurano il successo della strategia
FeedbackInfo di ritornoRecensioni clientiConsentono l’adattamento e il miglioramento

Il Potere e i Pericoli dei Sistemi

I sistemi generano valore in diversi modi. Razionalizzano i processi, riducono le ridondanze e minimizzano gli errori, portando a maggiore efficienza e produttività.17 Forniscono un quadro strutturato per la coerenza nelle operazioni e nella fornitura di servizi, con conseguenti risultati di qualità superiore.17 Consentono alle aziende di scalare le proprie operazioni in modo efficiente standardizzando i flussi di lavoro, supportando obiettivi strategici come l’espansione del mercato.17 Aiutano nella gestione dei rischi e garantiscono la conformità alle normative.17 Offrono accesso a dati e analisi che possono informare i processi decisionali, fornendo approfondimenti su operazioni, tendenze di mercato e comportamento dei clienti, il che aiuta a prendere decisioni strategiche.17 Promuovono l’innovazione fornendo una struttura per la sperimentazione e il miglioramento.17 Inoltre, creano valore di sistema a beneficio degli stakeholder e contribuiscono a società migliori e a un ambiente più sostenibile.60

Tuttavia, i sistemi possono anche avere effetti collaterali negativi e conseguenze indesiderate. Azioni congiunte di agenti addestrati indipendentemente in un ambiente condiviso possono produrre effetti collaterali negativi di cui non hanno conoscenza preventiva.61 Qualsiasi sistema di azione sociale propositiva genera inevitabilmente conseguenze impreviste che possono contrastare i suoi obiettivi, influenzando sia gli attori coinvolti sia gli altri.62 Sistemi tecnici ad alto rischio, a causa della loro complessità e stretto accoppiamento, hanno caratteristiche che inducono errori e possono produrre conseguenze negative impreviste e inevitabili, portando a “normali incidenti”.62 Gli effetti collaterali negativi dei sistemi autonomi sono intrinsecamente difficili da identificare in fase di progettazione e possono influire sull’affidabilità, l’usabilità e la sicurezza del sistema.65 L’uso pervasivo e quasi continuo dei sistemi IT organizzativi può portare a “tecnostress”, minando la produttività, l’innovazione e il benessere dei dipendenti.67 I sistemi di raccomandazione, pur essendo utili, possono anche plasmare le preferenze dei consumatori in modi che non realizzano, alimentando potenzialmente pregiudizi e influenzando le vendite in modi inaspettati.68 I pregiudizi algoritmici negli interventi di marketing possono portare a critiche pubbliche e preoccupazioni etiche, spesso verificandosi involontariamente.71 Le iniziative di cambiamento, anche quelle ben intenzionate, possono avere conseguenze indesiderate e fallire a causa di strategie incomplete, inflessibilità, mancanza di comunicazione, resistenza o aspettative irrealistiche.73 Il debito tecnico nei sistemi IT, l’accumulo di lavoro tecnologico necessario in futuro, può ostacolare gli sforzi di trasformazione digitale, portando a opportunità mancate e risorse sprecate.75 La rigidità dei sistemi, in particolare nell’IT sanitario, può portare all’affaticamento da allarmi, in cui i medici possono ignorare allarmi importanti a causa del volume eccessivo.79 Il concetto di “effetto di rimbalzo” suggerisce che alcune tecnologie possono rivoltarsi contro di noi con conseguenze che superano i benefici pianificati.80

Infine, i sistemi consolidati possono talvolta fungere da barriere e ostacolare l’innovazione. La burocrazia, con il suo processo decisionale gerarchico e le procedure fisse, tende a soffocare la creatività e a rallentare lo sviluppo di idee rivoluzionarie, ostacolando la rapida adattabilità e sperimentazione.81 L’enfasi sui risultati a breve termine e la trappola della comodità di fare ciò che è familiare possono portare a dare priorità ai miglioramenti incrementali rispetto alla crescita e all’innovazione a lungo termine.87 I silos organizzativi e i canali di comunicazione limitati possono ostacolare la collaborazione interdipartimentale e il libero flusso di prospettive diverse necessarie per l’innovazione.81 I lunghi tempi di commercializzazione nei sistemi burocratici possono far perdere alle imprese opportunità di mercato e prosciugare risorse.81 Strutture gestionali rigide che non sono aperte alle sfide e alla sperimentazione possono rendere le organizzazioni resistenti all’innovazione.73 La paura del rischio, del fallimento e delle critiche tra manager e dipendenti può paralizzare gli sforzi di innovazione, portando a una mancanza di sperimentazione e di investimento nel successo a lungo termine.73 Sistemi obsoleti e infrastrutture tecnologiche legacy possono mancare della flessibilità e delle funzionalità richieste per supportare nuove idee e progressi, ostacolando il progresso tecnologico.77 La mancanza di una strategia di innovazione chiara e ben comunicata, nonché il disallineamento del portafoglio di innovazione con gli obiettivi aziendali generali, possono impedire sforzi di innovazione mirati.87 Un’allocazione insufficiente di risorse (tempo, budget, talento) specificamente dedicate all’innovazione può impedire l’esplorazione e lo sviluppo di nuove idee.87 Una cultura organizzativa troppo focalizzata sull’esecuzione e sul miglioramento dell’attività corrente potrebbe non dare priorità o premiare l’esplorazione di innovazioni radicali o dirompenti.87

Lavorare con la Corrente: Strategie Eleganti per un Cambiamento Sistemico

Le strategie eleganti, nel contesto del pensiero sistemico, si riferiscono a strategie che raggiungono i risultati desiderati con il minimo sforzo e risorse, enfatizzando la “correttezza” e l'”adeguatezza” piuttosto che la forza bruta o il solo duro lavoro.113 Tali strategie operano con stile e facilità, risultando intuitive e corrette, come un pezzo del cubo di Rubik che cade al suo posto.113 Conservano le risorse e consentono l’implementazione di altre strategie.113

Le strategie eleganti lavorano con i sistemi esistenti identificando approcci unici e differenziati che non implicano necessariamente un confronto diretto con forze dominanti o metodi consolidati. Invece di cercare di forzare il cambiamento attraverso la sola forza, trovano un modo per sfruttare gli elementi esistenti o introdurre un elemento nuovo che si adatta perfettamente e affronta efficacemente il risultato desiderato.113 Questo spesso comporta una profonda comprensione delle dinamiche del sistema e l’identificazione dei punti di leva in cui un intervento piccolo ma ben mirato può portare a cambiamenti significativi.113 Invece di una revisione completa del sistema esistente, le strategie eleganti spesso lavorano con la corrente, spostando sottilmente elementi chiave o relazioni al suo interno.113

Alcuni esempi illustrano questo concetto:

  • La strategia di Apple di personalizzare il computer in dispositivi altamente intuitivi, differenziandosi dai concorrenti con un approccio user-friendly.113
  • L’applicazione da parte di 3M della tecnologia adesiva dei Post-it a una gamma sempre più ampia di prodotti per migliorare il modo in cui le persone lavorano, sfruttando una tecnologia esistente per diverse applicazioni.113
  • Netflix che sfrutta i cicli di feedback in-app per alimentare il suo sistema di raccomandazione di watchlist, migliorando l’esperienza utente lavorando con le preferenze degli utenti.128
  • L’aeroporto di Arlanda a Stoccolma che utilizza il design thinking, che prevede la comprensione dei problemi come sistemi interconnessi, per riprogettare i cambi di turno del personale infermieristico, con conseguente maggiore tempo per l’assistenza e migliore cura del paziente.116
  • L’attenzione di Southwest Airlines alla soddisfazione dei dipendenti e all’efficienza operativa come elementi interconnessi all’interno del suo sistema, che porta a forti risultati finanziari.130
  • L’approccio di Curitiba, in Brasile, alla pianificazione integrata dei trasporti pubblici e dell’uso del suolo, affrontando sfide urbane interconnesse con un approccio olistico.131
  • Fornire ai bambini piccoli un’assistenza sanitaria orale di qualità per prevenire futuri problemi dentali, affrontando una causa alla radice per un beneficio a lungo termine.131
  • Espandere le abitazioni a prezzi accessibili e le risorse per la salute mentale per affrontare il problema dei senzatetto, intervenendo sui fattori sistemici che ne sono alla base.131

Le strategie eleganti spesso comportano una profonda comprensione dei punti di leva del sistema, ovvero aree in cui interventi piccoli e mirati possono produrre cambiamenti significativi e diffusi, lavorando con le tendenze naturali del sistema. Queste strategie danno priorità all’efficacia e all’efficienza, spesso risultando controintuitive e richiedendo un cambiamento di mentalità rispetto alla semplice applicazione di maggiore sforzo.

L’Importanza di una Prospettiva Sistemica

Comprendere le dinamiche sistemiche è fondamentale per affrontare sfide complesse in diversi ambiti.132 Consente ai leader di concentrare l’attenzione su connessioni critiche, cicli di feedback e comportamenti emergenti per informare i piani strategici.132 Richiede di superare i silos dipartimentali per formulare soluzioni coerenti e olistiche.132 Rivoluziona la strategia rivelando la causalità, adottando prospettive sistemiche, basando le scelte su prove e gestendo le prestazioni collettive in un contesto di incertezza.132 È essenziale per uno sviluppo efficace della strategia, considerando i fattori interni ed esterni e la loro complessa interazione.133 Aiuta ad analizzare e valutare i fattori che influenzano lo sviluppo e l’implementazione della strategia aziendale e dei progetti.133 Supporta scelte di leadership basate sull’evidenza sfruttando la modellizzazione quantitativa informata da mappature qualitative di spazi complessi.132 Bilancia compromessi complessi tra crescita, sostenibilità, sviluppo delle capacità, gestione dei rischi e identità organizzativa attraverso un processo decisionale contestualizzato.132

Il pensiero sistemico trova applicazione in diverse discipline:

  • Biologia: Per comprendere i sistemi viventi come insiemi di componenti interconnessi, concentrandosi su interazioni, contesti, processi, cicli di feedback e proprietà emergenti, dai livelli molecolari a quelli ecosistemici.131 Esempio: Analisi delle interazioni gene-ambiente nel contribuire alle disparità sanitarie.145
  • Economia: Per analizzare le relazioni tra variabili economiche, i cicli di feedback e le conseguenze a lungo termine, utilizzando strumenti come la modellizzazione della dinamica dei sistemi, i diagrammi causali e la pianificazione di scenari per informare le decisioni politiche.131 Esempio: Modellizzazione degli effetti a lungo termine della politica monetaria.
  • Sociologia: Per studiare le strutture sociali, le reti, le norme e l’interazione dinamica tra individui e il loro ambiente, comprendendo fenomeni come la diffusione di comportamenti sociali o l’impatto delle politiche sulle comunità.131 Esempio: Analisi dei fattori sistemici che contribuiscono alla povertà e alla disuguaglianza.
  • Informatica: Per progettare e comprendere sistemi informativi complessi, considerando le interazioni tra hardware, software, utenti, dati e processi, mirando all’interoperabilità, all’efficienza e alla progettazione incentrata sull’utente.131 Esempio: Sviluppo di un sistema informativo sanitario che integri i dati dei pazienti tra diversi reparti e fornitori.

Conclusione

In conclusione, il nostro mondo è intessuto da una complessa rete di sistemi, visibili e invisibili, che ne determinano la forma e il funzionamento. Comprendere questi sistemi e le loro dinamiche è fondamentale per sviluppare strategie efficaci in qualsiasi campo. La strategia costruisce sistemi fornendo la direzione e gli obiettivi, mentre i sistemi stessi forniscono l’infrastruttura necessaria per l’esecuzione e il raggiungimento di tali obiettivi. Adottare una prospettiva sistemica, che tenga conto dell’interconnessione, dei cicli di feedback e delle conseguenze a lungo termine, è essenziale per affrontare le sfide complesse e creare un cambiamento significativo nel nostro mondo in continua evoluzione.