La Teoria del “Lasciare Andare”: Decifrare il Fenomeno Editoriale che Promette Libertà e Potere Personale

Picture of Enrico Foglia

Enrico Foglia

I. Introduzione: Un Fenomeno Chiamato “Let Them”

Nel panorama del self-help, raramente un concetto cattura l’immaginazione collettiva con la velocità e l’intensità della “Let Them Theory”. Il libro omonimo, The Let Them Theory: A Life-Changing Tool That Millions of People Can’t Stop Talking About, scritto dalla celebre autrice e podcaster Mel Robbins insieme a sua figlia Sawyer Robbins, non è semplicemente un libro, ma un vero e proprio fenomeno culturale e commerciale.1 Pubblicato originariamente in inglese nel dicembre 2024 2 e rapidamente tradotto in italiano con il titolo La teoria di lasciare andare 10, il testo ha scalato le classifiche di vendita internazionali a una velocità impressionante.

È diventato un bestseller numero 1 su molteplici liste prestigiose, tra cui quelle del New York Times, Sunday Times, Amazon e Audible.1 Le cifre di vendita sono sbalorditive: si parla di milioni di copie vendute in poche settimane o mesi dal lancio (“quasi 4 milioni in 12 settimane” 27, “oltre 1 milione di copie cartacee nel primo trimestre 2025 negli USA” 28, “2 milioni in un mese negli USA” 10), definendolo il più grande successo nella sua categoria da quasi due decenni.27 Questo successo travolgente e immediato suggerisce che il libro non si è limitato a sfruttare l’ampia piattaforma esistente di Mel Robbins, ma ha toccato una corda profonda, rispondendo a un bisogno diffuso e preesistente legato alla frustrazione per il controllo, ai conflitti interpersonali e al desiderio universale di pace in un mondo percepito come sempre più complesso e ingestibile. La viralità del concetto “Let Them”, già prima della pubblicazione del libro 30, indica un’attrattiva intrinseca del messaggio stesso, una risonanza che ha trovato nel libro la sua espressione più completa e articolata.

La promessa centrale del libro è tanto semplice quanto potente: la chiave per la felicità, il successo e persino l’amore risiede nel semplice atto di “lasciare andare” (Let Them) il bisogno di controllare gli altri, le loro opinioni, i loro drammi e i loro giudizi.1 Il testo si propone come una guida per liberare i lettori dal ciclo estenuante e spesso frustrante del tentativo di gestire tutto e tutti, riportando il focus su ciò che è veramente sotto il nostro controllo: noi stessi.1

Gli autori di questa guida sono Mel Robbins, una figura di spicco nel mondo del self-help, nota per i suoi libri precedenti come La Regola dei 5 Secondi e 1 Sola Abitudine Può Cambiarti la Vita, per il suo podcast di enorme successo e per la sua expertise su mindset e motivazione 1, e sua figlia, Sawyer Robbins.1 Questa collaborazione madre-figlia aggiunge un elemento unico, suggerendo l’applicabilità e la rilevanza della teoria anche nelle dinamiche familiari più intime.15

Questo articolo si propone di offrire un’analisi approfondita e bilanciata di The Let Them Theory / La teoria di lasciare andare. Esploreremo i concetti fondamentali della teoria, il background degli autori, la struttura del libro e le sue applicazioni pratiche, con un’attenzione particolare al contesto lavorativo e manageriale. Analizzeremo inoltre l’accoglienza ricevuta, comprese le testimonianze entusiaste e le critiche emerse, inclusa la controversia sulle origini del concetto. Infine, indagheremo le ragioni dietro il suo straordinario successo, cercando di comprendere il suo potenziale impatto sui lettori e sul mondo professionale, fornendo così materiale sufficiente per una valutazione completa di questo fenomeno editoriale.

II. Le Radici del “Lasciare Andare”: Comprendere la Teoria Fondamentale

Al cuore del libro e del movimento che ha generato c’è un mantra di due parole apparentemente semplice: “Let Them”, tradotto in italiano come “Lascia Andare” o “Lasciali Fare”. Questo concetto centrale invita a permettere agli altri di essere semplicemente chi sono: di fare le loro scelte, esprimere le loro opinioni, vivere le loro vite, senza il nostro costante tentativo di intervenire, controllare o cambiare il loro corso.1 Come sintetizzato da Mel Robbins stessa, “Quando ‘Lasci Loro’ fare qualunque cosa vogliano fare, crei più controllo e pace emotiva per te”.30 L’idea è che questo distacco dal bisogno di gestire l’esterno porti a una maggiore pace interiore, riducendo significativamente l’ansia e lo stress che derivano dal tentativo di controllare l’incontrollabile.30

Tuttavia, la teoria non si ferma qui. Sarebbe riduttivo e potenzialmente fuorviante interpretarla come una semplice resa passiva. Esiste una seconda parte, altrettanto cruciale: “Let Me”, ovvero “Lascia [fare a] Me”. Dopo aver pronunciato mentalmente “Let Them” per rilasciare il controllo esterno, si passa a “Let Me” per riportare consapevolmente l’attenzione e l’energia su ciò che è effettivamente sotto il nostro dominio: i nostri pensieri, le nostre azioni (o inazioni) e il modo in cui scegliamo di processare e rispondere alle nostre emozioni.51 È questo secondo passo che restituisce potere personale (agency), trasformando il “lasciar andare” da potenziale rassegnazione a strategia attiva di auto-determinazione.51 Senza il “Let Me”, il rischio sarebbe quello di rimanere bloccati in una sorta di giudizio passivo o risentimento 51, sentendosi vittime delle circostanze o delle azioni altrui. La combinazione “Let Them / Let Me” offre invece un percorso bilanciato: libera dal peso del controllo esterno e, contemporaneamente, indica la via per esercitare il controllo interno.

Questa filosofia apparentemente semplice affonda le sue radici in principi psicologici e tradizioni di saggezza ben consolidate. Si basa innanzitutto sul Distacco Emotivo, inteso non come indifferenza o mancanza di cura, ma come la scelta consapevole di separarsi dalla lotta mentale ed emotiva derivante dal tentativo di plasmare gli altri secondo le nostre aspettative.50 È una scelta attiva per la propria pace interiore.50

Strettamente collegata è l’Accettazione Radicale, un concetto chiave della Terapia Dialettico Comportamentale (DBT), che implica l’accettazione piena e completa della realtà così com’è, senza combatterla o giudicarla, anche quando è dolorosa o difficile.50 Il libro stesso riconosce legami con lo Stoicismo e il Buddismo, tradizioni che da millenni esplorano l’arte di accettare ciò che non si può cambiare e di concentrarsi sulla propria risposta interiore.31

Inoltre, la pratica del “Let Them” funziona come uno strumento potente per stabilire Confini (Boundaries). Ogni volta che si sceglie di “lasciar fare”, si traccia una linea netta tra sé e il resto del mondo, proteggendo il proprio tempo, la propria energia e il proprio benessere emotivo.50 È un atto di auto-tutela e amore per sé.

Infine, la teoria promuove l’Autonomia Emotiva. Invece di cercare costantemente validazione esterna o sentirsi responsabili della felicità o delle reazioni altrui, si impara a prendersi cura dei propri bisogni emotivi e desideri.50 È un ritorno a sé, un recupero della propria sovranità emotiva.

Secondo l’analisi di Lily Thrope, LICSW, basata sul lavoro di Robbins, la teoria si articola in tre concetti fondamentali da padroneggiare 50:

  1. Distacco: Liberarsi dalla lotta mentale legata al controllo degli altri.
  2. Lasciare che le Persone Falliscano: Concedere agli altri lo spazio per affrontare le proprie sfide, imparare dai propri errori e assumersi la responsabilità della propria vita, riconoscendo che questo è spesso necessario per la crescita.
  3. Lasciare che Siano Sé Stesse: Accettare gli altri per quello che sono, permettendo loro di mostrarsi autenticamente, il che, a sua volta, ci permette di vedere chi sono veramente e di relazionarci con loro su basi più realistiche.

Per mettere in pratica questa teoria, vengono suggeriti tre passi 50:

  1. Riconoscere: Diventare consapevoli dei momenti in cui si sta cercando di controllare i pensieri, le azioni o i comportamenti di qualcun altro.
  2. Ri-orientare: Praticare l’autoconsapevolezza per focalizzarsi sui propri bisogni emotivi, riportando l’energia verso l’interno.
  3. Pausa: Fermarsi prima di reagire impulsivamente, concedendo agli altri lo spazio per fare le proprie scelte e a sé stessi il tempo per scegliere una risposta ponderata (“Let Me”).

La forza di questa teoria risiede proprio nella sua duplice natura. Il “Let Them” offre sollievo dal fardello del controllo esterno, mentre il “Let Me” fornisce una strategia attiva per l’auto-gestione e l’empowerment. È questa combinazione che la rende uno strumento potenzialmente trasformativo, capace di andare oltre la semplice accettazione passiva.

III. Gli Architetti della Teoria: Mel e Sawyer Robbins

Per comprendere appieno la portata e le sfumature della “Let Them Theory”, è utile conoscere le figure che l’hanno portata alla ribalta globale: Mel Robbins e sua figlia, Sawyer Robbins.

Mel Robbins: Un Profilo Approfondito

Mel Robbins non è un nome nuovo per chi segue il mondo della crescita personale e della motivazione. Il suo percorso è eclettico e testimonia una notevole capacità di reinventarsi. Con una laurea in legge conseguita presso il Boston College Law School 39, ha iniziato la sua carriera come avvocato difensore penale per l’assistenza legale a New York e successivamente come analista legale per la CNN, coprendo casi di alto profilo come il processo a George Zimmerman.39 Questa formazione legale, come lei stessa ha ammesso, le ha insegnato a essere un’oratrice audace e a considerare le argomentazioni da più prospettive, un’abilità che probabilmente informa il suo stile comunicativo diretto e la sua capacità di strutturare ragionamenti convincenti.40

La sua transizione verso il mondo del coaching e del self-help è stata segnata da un periodo di difficoltà personali. Intorno ai 41 anni, si è trovata disoccupata, sommersa dai debiti e in uno stato di profonda apatia, faticando persino ad alzarsi dal letto.21 È stata la scoperta e l’applicazione di quella che sarebbe diventata la sua celebre “Regola dei 5 Secondi” – un semplice trucco mentale per superare l’esitazione e agire – a innescare il cambiamento.21 Da quel momento, la sua carriera è decollata.

Oggi, Mel Robbins è riconosciuta a livello internazionale come una delle massime esperte in cambiamento comportamentale, motivazione, mindset, fiducia in sé stessi e superamento di ansia e procrastinazione.1 È autrice di diversi bestseller internazionali, tra cui The 5 Second Rule (La Regola dei 5 Secondi) e The High 5 Habit (1 Sola Abitudine Può Cambiarti la Vita), tradotti in decine di lingue.1

La sua influenza si estende ben oltre i libri. È la creatrice e conduttrice del pluripremiato The Mel Robbins Podcast, uno dei podcast più ascoltati al mondo, con milioni di download e un pubblico globale.1 Possiede un seguito immenso sui social media, con decine di milioni di follower attraverso varie piattaforme.1 È inoltre CEO di 143 Studios, la sua casa di produzione multimediale che crea contenuti, corsi e programmi di sviluppo professionale per partner di alto profilo come Starbucks e LinkedIn.1 Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’inserimento nella lista Forbes 50 Over 50 e la nomina tra i Top 5 Mindset & Performance Coaches da USA Today.1

Sawyer Robbins: Co-Autrice e la Dinamica Relazionale

Meno nota pubblicamente ma fondamentale per questo specifico progetto è Sawyer Robbins, figlia di Mel e co-autrice del libro.1 La sua presenza non è solo un nome sulla copertina; è parte integrante della narrazione e della genesi della teoria stessa, almeno secondo la versione più diffusa promossa da Mel.

Sawyer ha partecipato attivamente alla promozione del libro, apparendo accanto alla madre in interviste televisive e podcast, dove hanno discusso apertamente non solo della teoria, ma anche di come il processo di scrittura collaborativa sia stato trasformativo per la loro relazione.15 Hanno raccontato come lavorare insieme al libro abbia insegnato loro ad amarsi e accettarsi reciprocamente per chi sono realmente, con pregi e difetti.46 Sawyer, in particolare, ha condiviso come l’esperienza di vedere il dietro le quinte dell’imponente attività della madre le abbia permesso di sviluppare maggiore compassione e comprensione per le pressioni che Mel affronta quotidianamente.49

Nella narrazione ufficiale di Mel, l’ispirazione per la “Let Them Theory” sarebbe scaturita proprio da un commento di Sawyer. Durante un evento familiare (il ballo scolastico del fratello di Sawyer), di fronte all’ansia e al tentativo di controllo di Mel, Sawyer l’avrebbe esortata a “lasciar fare” ai ragazzi, ripetendo “Let them, let them, let them”.32 Questo episodio, raccontato ripetutamente da Mel, funge da aneddoto fondativo della teoria nel libro. (Come vedremo più avanti, questa versione dell’origine è stata oggetto di controversia).

La co-autorialità con Sawyer assume quindi un significato che va oltre il semplice dettaglio biografico. Diventa un elemento strategico che rafforza intrinsecamente il messaggio del libro. Il fatto che la teoria sia presentata come nata e applicata all’interno della complessa e spesso carica dinamica madre-figlia – un terreno fertile per lotte di controllo e incomprensioni – la rende immediatamente più concreta, relatabile e potente. Non è solo una teoria astratta, ma qualcosa che, secondo le autrici, ha funzionato nel contesto più intimo e difficile, quello familiare. Questa testimonianza vivente, integrata nella struttura stessa del progetto editoriale, contribuisce in modo significativo alla credibilità emotiva e all’appeal del libro per un pubblico che affronta sfide relazionali simili nella propria vita.

IV. Decostruire il Libro: Struttura e Applicazioni Chiave

The Let Them Theory si presenta come una guida pratica e accessibile, progettata per essere compresa e applicata facilmente nella vita quotidiana.1 Il libro adotta un approccio “step-by-step” 23, utilizzando un linguaggio chiaro e diretto, tipico dello stile di Mel Robbins. La teoria viene illustrata attraverso numerose storie relatabili, molte delle quali tratte dall’esperienza personale dell’autrice e della sua famiglia, integrate da punti chiave (takeaways), riferimenti a ricerche pertinenti e contributi di esperti in psicologia, neuroscienze e altre discipline.1

Le 8 Aree Chiave di Applicazione

Una delle promesse ricorrenti nella promozione del libro è la sua applicabilità in “otto aree chiave” della vita, dove la teoria può avere il maggiore impatto.1 Sebbene le fonti promozionali non sempre elenchino esplicitamente queste otto aree in modo uniforme, un’analisi dettagliata della struttura del libro, come quella fornita da Science of People 54 che suddivide il testo in 8 parti tematiche (comprendenti 17 capitoli), permette di identificarle con buona approssimazione. Queste aree rappresentano i contesti principali in cui il lettore è invitato ad applicare il mantra “Let Them / Let Me”:

Parte Tematica / Area ChiaveApplicazione Principale della Teoria “Let Them / Let Me”Capitoli Corrispondenti
1. Comprensione della TeoriaAfferrare i concetti fondamentali di controllo, distacco, e la dinamica “Let Them + Let Me”.1, 2
2. Gestione dello StressApplicare la teoria per ridurre l’impatto emotivo di situazioni stressanti quotidiane e ad alto rischio, scegliendo la propria risposta.3, 4
3. Paura delle Opinioni AltruiLiberarsi dalla morsa del giudizio esterno, accettare le critiche, e imparare ad amare persone difficili comprendendo il loro “Frame of Reference”.5, 6
4. Gestione delle Reazioni Emotive AltruiAffrontare le reazioni emotive intense (i “capricci” degli adulti) senza farsi travolgere e prendere decisioni difficili che potrebbero deludere altri.7, 8
5. Superamento del Confronto CronicoAccettare le ingiustizie della vita e trasformare il confronto da fonte di tortura a strumento di apprendimento e motivazione.9, 10
6. Padronanza dell’Amicizia AdultaComprendere le dinamiche reali dell’amicizia tra adulti (tempo, prossimità, energia), accettare la fine naturale di alcune relazioni e crearne di migliori.11, 12, 13
7. Motivazione degli Altri al CambiamentoRiconoscere i limiti del controllo sulla volontà altrui e sbloccare il potere dell’influenza positiva attraverso l’accettazione e l’esempio.14, 15
8. Aiuto a Chi è in DifficoltàDistinguere tra supporto efficace e “salvataggio” dannoso, imparando a offrire aiuto in modo da promuovere la crescita e l’autonomia dell’altro.16, 17

Questa struttura suggerisce un percorso pedagogico ben ponderato. Il libro sembra guidare il lettore attraverso cerchi concentrici di complessità crescente. Si parte dal nucleo del sé – la gestione del proprio bisogno di controllo, dello stress e della paura del giudizio – per poi espandersi alle relazioni uno-a-uno, affrontando le reazioni emotive altrui e le dinamiche con persone difficili. Successivamente, si allarga lo sguardo al confronto sociale e alle relazioni amicali, per poi concludere con le sfide più complesse dell’influenzare positivamente gli altri e offrire supporto in modo costruttivo. Questo approccio graduale, che muove dall’interno verso l’esterno, potrebbe essere uno dei fattori che facilitano l’adozione e l’interiorizzazione della teoria da parte dei lettori, rendendola meno soverchiante rispetto a un approccio meno strutturato.

Consigli Pratici Ricorrenti

Al di là della struttura in parti o capitoli, emergono alcuni consigli pratici che permeano l’intero libro:

  • Smettere di sprecare energia su ciò che è al di fuori del proprio controllo.1
  • Smettere di confrontarsi costantemente con gli altri in modo distruttivo.2
  • Liberarsi dalla paura e dall’auto-sabotaggio derivante dal dubbio.2
  • Rilasciare la pressione delle aspettative altrui e definire i propri standard.2
  • Costruire resilienza emotiva di fronte agli stress e alle distrazioni quotidiane.2
  • Definire attivamente il proprio percorso verso il successo, la gioia e la realizzazione personale.2

In sintesi, il libro offre una struttura chiara e un insieme di strumenti pratici basati su un concetto centrale semplice ma potente, applicandolo a una vasta gamma di sfide personali e relazionali.

V. “Let Them” sul Posto di Lavoro: Business, Strategia e Leadership

Un aspetto notevole del successo di The Let Them Theory è la sua classificazione e risonanza anche nella categoria “Business”.1 Sebbene la query iniziale menzionasse specificamente lo status di bestseller #1 in “Impresa, strategia e gestione”, e le fonti disponibili confermino più ampiamente la categoria Business e Successo Personale, è chiaro che i principi del libro vengono considerati altamente pertinenti per il mondo professionale, la leadership e la gestione.

Applicazioni alla Leadership e alla Gestione

Diverse analisi e recensioni sottolineano come la filosofia “Let Them / Let Me” si allinei con principi di leadership efficace.63 L’idea centrale è che la vera leadership non risieda nel controllo diretto o nel micromanagement, ma nella capacità di guidare, ispirare con l’esempio e creare un ambiente in cui le persone possano assumersi responsabilità e crescere.63

  • Empowerment e Autonomia: Applicare “Let Them” in un contesto di leadership significa fare un passo indietro strategico, concedendo ai membri del team lo spazio per prendere decisioni, fare le proprie scelte e assumersi la responsabilità (ownership) delle proprie azioni e dei propri risultati.45 Questo approccio favorisce la costruzione di un clima di fiducia, autonomia e accountability personale, elementi cruciali per team e organizzazioni performanti.63
  • Gestione Costruttiva del Fallimento: Invece di temere o punire gli errori, un leader che adotta questa mentalità può “lasciare che” i fallimenti accadano (entro limiti ragionevoli), vedendoli come inevitabili opportunità di apprendimento.45 Il ruolo del leader diventa quindi quello di guidare il team nell’analisi post-errore e nel trarre insegnamenti per il futuro, promuovendo una cultura in cui si normalizza la discussione sugli insuccessi in modo produttivo e senza colpevolizzazioni.45
  • Focus sull’Influenza, non sul Controllo: La teoria ricorda ai leader che il loro impatto maggiore deriva non dal tentativo di controllare ogni dettaglio, ma dal concentrarsi su ciò che possono effettivamente influenzare: il proprio comportamento, la propria mentalità, le proprie reazioni, la definizione di una visione chiara e la creazione di un ambiente di supporto.63 Assegnare progetti significativi e celebrare l’iniziativa sono esempi pratici.45
  • Il Ruolo Cruciale del “Let Me”: Per evitare che “Let Them” si traduca in lassismo o disinteresse, la componente “Let Me” diventa fondamentale. Il leader, dopo aver lasciato spazio all’azione altrui, sceglie consapevolmente come rispondere, come fornire feedback, come offrire supporto e come intervenire strategicamente quando necessario.63 Si tratta di agire intenzionalmente dal proprio centro di controllo.

L’applicabilità della teoria al mondo del business potrebbe spiegarsi con la sua capacità intrinseca di ridurre l’attrito interpersonale e lo spreco di energia emotiva, fenomeni comuni in ambienti lavorativi ad alta pressione. Invece di perdersi in complesse (e spesso inefficaci) strategie per “gestire” le personalità o cambiare gli atteggiamenti altrui, “Let Them / Let Me” offre un cambio di paradigma mentale relativamente semplice. Questo shift libera preziose risorse cognitive ed emotive del leader, permettendogli di concentrarsi sugli aspetti strategici e sulle azioni che rientrano nella sua sfera di influenza diretta: la propria visione, le proprie decisioni, la rimozione degli ostacoli per il team e la creazione di un contesto abilitante. In questo senso, il valore della teoria per il business non risiede tanto nell’introduzione di una nuova tecnica manageriale complessa, quanto nella promozione di un principio di base che ottimizza l’energia, il focus e, in ultima analisi, l’efficacia del leader.

La Guida Bonus sulla Leadership

A conferma della rilevanza attribuita al contesto professionale, il libro include (o offriva come bonus scaricabile) una specifica “Guida alla Leadership”.34 Questa guida, co-scritta da Mel Robbins e dal business coach David Gerbitz 34, mira a fornire tattiche concrete e consigli pratici per applicare la “Let Them Theory” specificamente a leader, manager, coach e team di ogni dimensione. Attingendo a decenni di esperienza reale, si propone come uno strumento per elevare le performance dei team.34

Gestione delle Dinamiche Professionali Quotidiane

La teoria offre spunti anche per gestire le interazioni quotidiane sul posto di lavoro:

  • Di fronte a un capo o collega perennemente di cattivo umore, il mantra può essere “Let them be in a bad mood”, ricordando a sé stessi che gestire le emozioni altrui non è una propria responsabilità.51
  • Nel caso di aspettative deluse, come una promozione mancata nonostante il raggiungimento degli obiettivi, “Let Them” aiuta ad accettare la decisione altrui senza farsene consumare, mentre “Let Me” spinge a focalizzarsi sulle proprie competenze, sul proprio valore di mercato e sulle azioni future (cercare altre opportunità, negoziare diversamente, etc.).54
  • Se ci si sente sovraccaricati perché si finisce per fare il lavoro degli altri, la teoria suggerisce un più assertivo “Let them do their own job”, stabilendo confini più chiari.30

In conclusione, The Let Them Theory trova un terreno fertile di applicazione nel mondo del business e della leadership, offrendo un approccio basato sull’accettazione, l’autonomia e il focus strategico sull’energia personale, potenzialmente capace di trasformare le dinamiche di team e migliorare l’efficacia manageriale.

VI. Risonanza nel Mondo Reale: Casi Studio ed Esempi

Uno degli elementi che contribuisce maggiormente alla forza persuasiva e alla relatabilità di The Let Them Theory è l’uso estensivo di storie, aneddoti ed esempi concreti.1 Questi racconti, spesso tratti dalla vita personale di Mel Robbins e della sua famiglia, o da esperienze comuni a molti, servono a rendere la teoria tangibile, a illustrarne l’applicazione pratica e a dimostrarne la validità in una vasta gamma di situazioni umane.

Esempi Chiave che Illustrano la Teoria

Attingendo alle sintesi disponibili, in particolare quella molto dettagliata fornita da Science of People 54, possiamo identificare alcuni degli esempi più significativi utilizzati nel libro:

  • L’Origine (Versione di Mel): Il Ballo del Figlio: Come accennato, la narrazione fondante della teoria nel libro è l’episodio del ballo scolastico del figlio di Mel, durante il quale l’ansia controllante di Mel viene interrotta dall’esortazione della figlia Sawyer: “Mamma, lasciali fare!” (Let Them).32 Questo momento “aha” diventa il punto di partenza per l’esplorazione del concetto. (Nota: la validità fattuale di questa origine specifica è discussa nella sezione sulla controversia).
  • Situazioni Quotidiane Frustranti: L’esempio della lunga fila al supermercato o al centro giardinaggio con una sola cassa aperta è ricorrente.51 Invece di farsi consumare dalla frustrazione (tentativo di controllare la gestione del negozio), si applica “Let Them” (lascia che gestiscano il negozio come vogliono) e poi “Let Me” (lascia che io scelga come usare questo tempo: posso andarmene, ascoltare un podcast, chiamare mia nonna).
  • Dinamiche Amicali Complesse: L’esperienza di scoprire che un gruppo di amici è andato in vacanza senza estendere l’invito.51 La teoria guida a superare il sentimento iniziale di rifiuto: “Let Them” (accetta la loro scelta, non puoi controllarla) e “Let Me” (lascia che io mi concentri su come coltivare amicizie più soddisfacenti o comunicare i miei sentimenti). Il libro esplora anche l’evoluzione naturale delle amicizie adulte, spiegando perché alcune svaniscono a causa di cambiamenti di vita, prossimità o energia, e come accettarlo con “Let Them”.54
  • Relazioni Familiari Cariche: Vengono presentati esempi come la reazione negativa iniziale della madre di Mel al suo fidanzamento, superata poi grazie alla comprensione reciproca (“Frame of Reference”) 54; storie di fratelli che guariscono vecchi rancori 54; la sfida di stabilire confini sani con figli ormai adulti 54; e, naturalmente, la dinamica tra Mel e Sawyer stessa come caso di studio vivente.46
  • Sfide sul Posto di Lavoro: L’esempio dell’impiegato modello a cui viene negata una promozione promessa illustra l’impossibilità di controllare le decisioni altrui (il capo) e la necessità di focalizzarsi sulle proprie azioni (“Let Me”).54 Altri esempi includono gestire un capo incline a scatti d’ira 54 o affrontare la tendenza a farsi carico del lavoro altrui.30 Viene anche raccontato di persone che ritardano iniziative importanti (lanciare un sito, pubblicare un manoscritto) per paura del giudizio.54
  • Relazioni Romantiche: La teoria viene applicata a situazioni come gestire partner con abitudini diverse o fastidiose 30, affrontare la gelosia 30, navigare la difficile conversazione sull’impegno 54, o riconoscere e non ignorare le “red flags” in una relazione.54
  • Il Dilemma del Supporto vs. Salvataggio: Il libro affronta la delicata questione di come aiutare persone care che stanno lottando (es. con dipendenze, problemi di salute mentale) senza cadere nella trappola del “salvataggio” (rescuing), che spesso finisce per indebolire l’altro e perpetuare il problema.30 Vengono forniti esempi di supporto efficace, come stabilire confini chiari (es. smettere di pagare l’affitto, richiedere la frequenza a terapie come condizione per il supporto) o offrire aiuto strutturato invece di soluzioni immediate.54
  • Gestire il Confronto Sociale: L’invidia per i successi altrui (la casa ristrutturata dell’amico) viene analizzata come un segnale di bisogni personali insoddisfatti.54 Si esplora come trasformare il confronto da fonte di sofferenza a strumento di apprendimento (es. studiare i concorrenti, analizzare i bestseller).54

La funzione primaria di questa abbondanza di esempi è chiara: rendere la teoria “Let Them / Let Me” non solo comprensibile intellettualmente, ma anche emotivamente risonante e praticamente applicabile. L’uso frequente di storie personali, spesso caratterizzate da una vulnerabilità disarmante (un tratto distintivo dello stile comunicativo di Mel Robbins 43), crea un ponte empatico con il lettore. Permette a chi legge di “vedersi” riflesso in quelle situazioni comuni – la frustrazione in coda, il dolore per un’amicizia che cambia, la difficoltà nel gestire un familiare o un collega – facilitando l’interiorizzazione del messaggio e l’immaginazione di come applicare la teoria nella propria vita. Questo approccio basato sullo storytelling è, con ogni probabilità, un fattore determinante non solo per la chiarezza del libro, ma anche per il suo straordinario successo commerciale e la sua capacità di generare un forte passaparola.

VII. Accoglienza e Impatto: Voci di Lettori e Critici

Come ogni fenomeno di massa, The Let Them Theory ha generato un’ampia gamma di reazioni, dalle lodi sperticate alle critiche puntuali, passando per una controversia significativa sulle sue origini. Analizzare queste diverse voci è fondamentale per comprendere l’impatto reale del libro e le sue sfumature.

Recensioni Positive e Testimonianze Entusiaste

L’accoglienza da parte di una vasta fetta di pubblico è stata estremamente positiva, quasi euforica. Le recensioni e le testimonianze dei lettori evidenziano temi ricorrenti:

  • Impatto Trasformativo: Molti definiscono il libro “potente”, “trasformativo”, “life-changing”, capace di cambiare radicalmente la prospettiva sulla vita quotidiana.3
  • Semplicità Profonda: Viene apprezzata la capacità di presentare un concetto semplice (“Let Them / Let Me”) in modo profondo e applicabile.3
  • Benefici Emotivi: I lettori riportano un aumento della pace interiore, un senso di libertà e di empowerment personale, una riduzione dello stress e dell’ansia.1
  • Praticità Immediata: La teoria viene percepita come facile da capire e da applicare fin da subito nella vita di tutti i giorni.24 Molti affermano di aver iniziato a usare il mantra “Let Them” immediatamente.25
  • Miglioramento Relazionale: Viene sottolineata l’utilità della teoria per stabilire confini più sani e migliorare le relazioni, accettando gli altri per chi sono.24
  • Relatabilità: Le storie personali condivise da Mel Robbins sono considerate molto relatabili e contribuiscono a rendere il messaggio più accessibile.25
  • Endorsement di Prestigio: La lode di Oprah Winfrey, che lo ha definito “uno dei migliori libri di self-help che abbia mai letto” 34, ha certamente amplificato la sua risonanza.

Un’ulteriore conferma della forte risonanza del libro viene dai dati sugli “Highlight Popolari” di Kindle.2 Frasi chiave come “Non importa quanto ci provi, non sarai mai in grado di controllare o cambiare un’altra persona” o “L’unica persona che puoi controllare sei tu” sono state evidenziate da oltre diecimila lettori, testimoniando l’impatto di questi concetti fondamentali.

Critiche e Preoccupazioni Sollevate

Accanto all’entusiasmo, sono emerse anche voci critiche e preoccupazioni riguardo alla teoria e al modo in cui viene presentata:

  • Semplificazione Eccessiva e Ripetitività: Una critica comune riguarda la semplicità del concetto di base, ritenuto da alcuni troppo esile per giustificare un intero libro. Viene descritto come ripetitivo, “gonfiato” per raggiungere la lunghezza desiderata, e talvolta riducibile a un semplice “tweet” o a un breve discorso.50
  • Rischio di Uso Improprio: Esiste la preoccupazione che la teoria possa essere usata come scudo per evitare responsabilità personali, conversazioni difficili necessarie per la salute di una relazione, o un’autentica auto-riflessione (“spiritual bypassing”).50 Alcuni temono che possa portare a un atteggiamento di superiorità, cinismo o distacco emotivo dannoso.52
  • Limiti di Applicabilità: Viene sottolineato che “Let Them” non è una soluzione universale. Non è appropriato in situazioni di abuso, relazioni tossiche, o quando è necessario intervenire attivamente o semplicemente “ascoltare” l’altro invece di “lasciarlo fare”.30 La sua applicazione richiede discernimento.
  • Stile Comunicativo: Lo stile di Mel Robbins, pur apprezzato da molti, è percepito da altri come eccessivamente aggressivo, fastidioso, o auto-celebrativo, quasi in contraddizione con il messaggio di pace e accettazione.16
  • Confronto con Altri Approcci: Alcuni commentatori mettono in contrapposizione l’approccio di Robbins con quello di altre figure come Brené Brown, che enfatizza la vulnerabilità e la connessione come chiavi per relazioni significative.67 Si discute se “Let Them” promuova il distacco a scapito della connessione, o se i due approcci siano in realtà complementari, applicabili a contesti diversi (es. “Let Them” per relazioni tossiche, l’approccio Brown per relazioni sane).67
  • Mancanza di Originalità e Basi Scientifiche: Una critica ricorrente è che Robbins non presenti ricerca originale, ma si limiti a semplificare e riconfezionare concetti psicologici ben noti (come l’accettazione radicale della DBT, principi della CBT, il locus of control) senza sempre attribuirne correttamente le fonti.52 Si fa notare che la sua unica laurea è in legge, non in psicologia.67

La Controversia sull’Origine: Il Caso Cassie Phillips

La critica più specifica e potenzialmente dannosa per l’immagine di Mel Robbins riguarda l’origine stessa della “Let Them Theory”. Diverse fonti 31 hanno sollevato dubbi sulla narrazione fornita da Robbins, accusandola di aver appropriato l’idea centrale da un movimento preesistente senza dare il dovuto credito.

  • Il Movimento Preesistente: Sembra accertato che una poetessa di nome Cassie Phillips abbia scritto una poesia intitolata “Let Them” (il cui testo è disponibile online 73) nel 2022 (alcune fonti dicono 2019, ma il 2022 sembra più probabile 32). Questa poesia è diventata virale sui social media, ispirando molte persone a condividerla, a discuterne e persino a tatuarsi la frase “Let Them” ben prima che Mel Robbins parlasse pubblicamente della teoria.31
  • L’Accusa di Plagio/Appropriazione: L’accusa è che Mel Robbins, venuta a conoscenza di questo fenomeno virale (un suo video del maggio 2023 sembra confermarlo, in cui dice “Ho appena sentito parlare di questa cosa chiamata ‘Let Them Theory'” 32), abbia successivamente costruito una narrazione personale sulla sua “scoperta” (l’aneddoto del ballo del figlio), omettendo qualsiasi riferimento a Cassie Phillips o al movimento originario sia nel libro che nelle numerose interviste promozionali.31 Viene criticata per aver capitalizzato economicamente (libro, tour 29) su un’idea e un’energia collettiva generate da altri, senza riconoscerne la fonte.32 Alcuni notano anche discrepanze temporali nella sua storia dell’origine.32
  • La Difesa e il Contesto: La risposta di Robbins alle accuse (riportata da The Guardian 31) è stata quella di affermare che la teoria ha radici molto più ampie e antiche, citando il Buddismo, lo Stoicismo, la Preghiera della Serenità, l’eredità di Martin Luther King Jr. e principi terapeutici.31 Effettivamente, molti commentatori (anche critici verso Robbins su altri aspetti) riconoscono che il concetto di “lasciar andare ciò che non si può controllare” non è affatto nuovo ed è presente in molte tradizioni filosofiche e psicologiche.33 Cassie Phillips stessa avrebbe indicato il personaggio di Madea di Tyler Perry come ispirazione per la sua poesia 33, e altri citano discorsi simili di TD Jakes risalenti a anni prima.33
  • Implicazioni Etiche: Al di là della questione dell’originalità assoluta del concetto, la controversia solleva interrogativi importanti sull’integrità, l’attribuzione del credito e le pratiche etiche nell’industria del self-help e dell’influencer marketing, dove le idee circolano rapidamente e la linea tra ispirazione e appropriazione può essere sottile.32

È interessante notare come questa controversia, pur mettendo legittimamente in discussione le pratiche di attribuzione di Robbins, possa paradossalmente rafforzare la percezione del valore intrinseco della teoria stessa. Se lo stesso nucleo concettuale emerge e risuona in contesti così diversi – una poesia virale, antiche filosofie, principi terapeutici consolidati – ciò suggerisce che tocca una verità umana fondamentale, un bisogno o una saggezza che trascende l’individuo che la popolarizza in un dato momento. La critica, quindi, si sposta dalla validità dell’idea in sé (che sembra confermata dalla sua stessa ubiquità) alle modalità della sua commercializzazione e attribuzione.

VIII. Spiegazione del Fenomeno: I Motori del Successo

Il successo di The Let Them Theory non è semplicemente notevole, è fenomenale. Comprendere le ragioni dietro questa esplosione commerciale richiede l’analisi di una concomitanza di fattori.

Successo Commerciale Quantificato

I numeri parlano chiaro. Il libro ha dominato le classifiche di vendita fin dal suo lancio:

  • Status di Bestseller Globale: Ha raggiunto la posizione #1 su tutte le principali liste di bestseller, tra cui New York Times, Sunday Times (UK), Amazon (in diverse categorie e nazioni), Audible e Publishers Weekly.1
  • Vendite Esplosive: Le cifre riportate sono impressionanti e indicano una rapidità di adozione quasi senza precedenti per un libro di non-fiction. Diverse fonti citano traguardi come “quasi 4 milioni di copie vendute in 12 settimane” 27, “oltre 2.7 milioni in 10 settimane” 29, “oltre 1 milione di copie cartacee vendute nel solo primo trimestre del 2025 negli Stati Uniti” 28, e “2 milioni di copie vendute in un mese negli USA” secondo l’editore italiano.10 È stato definito “il più grande successo nella sua categoria in 17 anni” 27 e ha mantenuto posizioni di vertice nelle vendite per mesi consecutivi nel 2025.26

Fattori Contribuenti al Successo

Questo trionfo commerciale può essere attribuito a una combinazione di elementi:

  1. La Potente Piattaforma di Mel Robbins: Non si può negare l’influenza preesistente di Mel Robbins. Con milioni di follower sui social media, un podcast tra i più ascoltati al mondo, e il successo dei suoi libri precedenti, disponeva già di un pubblico vasto e fidelizzato, pronto ad accogliere il suo nuovo lavoro.1 La sua reputazione consolidata come esperta di mindset e cambiamento personale le conferisce una notevole credibilità.1 La sua abilità comunicativa nel tradurre concetti complessi in messaggi semplici, diretti e motivanti è un altro fattore chiave.25
  2. Semplicità e Azionabilità del Messaggio: Il nucleo della teoria, “Let Them / Let Me”, è estremamente semplice da ricordare e, apparentemente, da applicare.24 In un mondo che spesso sembra complicato, offrire uno strumento mentale così diretto per affrontare problemi relazionali e stress emotivo ha un fascino innegabile. Promette un sollievo rapido e un senso di controllo personale quasi immediato.
  3. Tempismo e Sintonia con lo Zeitgeist: Il libro è arrivato in un momento storico caratterizzato da alti livelli di stress, sovraccarico informativo, polarizzazione sociale e un crescente desiderio individuale di pace interiore, confini personali più netti e disconnessione dal “rumore” esterno.50 La teoria sembra aver intercettato perfettamente queste ansie e aspirazioni collettive, offrendo una risposta apparentemente semplice a un malessere diffuso.67
  4. Relatabilità e Connessione Emotiva: L’uso massiccio di storie personali, aneddoti familiari (resa ancora più potente dalla co-autorialità con la figlia Sawyer 46) e situazioni di vita comune permette ai lettori di identificarsi profondamente con il materiale, creando una forte connessione emotiva che va oltre la semplice trasmissione di informazioni.1
  5. Marketing Virale ed Endorsement: Il concetto “Let Them” aveva già acquisito una certa viralità sui social media prima ancora dell’uscita del libro, creando un terreno fertile.30 La promozione attiva da parte di Mel Robbins sulla sua piattaforma, il tour associato al libro (“Let Them Tour” 29), e gli endorsement di figure di altissimo profilo come Oprah Winfrey 34 hanno ulteriormente amplificato la sua visibilità e desiderabilità.

Considerando questi fattori, il successo fenomenale del libro potrebbe segnalare qualcosa di più profondo riguardo alle tendenze culturali nel campo del self-help. Potrebbe indicare uno spostamento verso la ricerca di soluzioni più semplici, immediate e focalizzate sull’individuo, forse in risposta a una percezione diffusa di complessità e impotenza di fronte alle sfide del mondo esterno. Potrebbe riflettere una sorta di “stanchezza da complessità” nel pubblico, che privilegia strumenti mentali rapidi e portatili per gestire il caos percepito, piuttosto che impegnarsi in percorsi di crescita più lunghi, sfumati o relazionalmente intensivi.

Impatto Potenziale

Al di là delle vendite, qual è l’impatto potenziale di questa teoria sulla vita delle persone e sulla società?

  • Sviluppo Personale: A livello individuale, il libro offre uno strumento pratico che può aiutare a gestire le emozioni negative (stress, ansia, frustrazione), a migliorare le relazioni interpersonali attraverso l’accettazione e la definizione di confini, a perseguire i propri obiettivi con maggiore fiducia e a coltivare un senso generale di pace interiore e potere personale.1
  • Pratiche Professionali: Nel mondo del lavoro, la diffusione di questa mentalità potrebbe influenzare gli stili di leadership, promuovendo un approccio meno basato sul controllo e più sull’empowerment, la fiducia e l’autonomia dei collaboratori.45 Potrebbe contribuire a migliorare le dinamiche di team, a ridurre lo stress lavorativo e a favorire una cultura aziendale più sana e produttiva.45

Naturalmente, l’impatto reale dipenderà da come la teoria verrà interpretata e applicata dai singoli lettori e dalle organizzazioni.

IX. Conclusione: Il Potere Duraturo del “Lasciare Andare”

The Let Them Theory / La teoria di lasciare andare si è imposto come un fenomeno editoriale di rara portata, catalizzando l’attenzione di milioni di persone in tutto il mondo. Al di là delle cifre di vendita impressionanti e dello status di bestseller globale, il suo valore risiede nella promessa di offrire uno strumento semplice ma potenzialmente trasformativo per navigare le complessità delle relazioni umane e ritrovare un senso di pace e controllo personale.

Il nucleo della teoria – sintetizzato nel mantra “Let Them / Let Me” – offre un percorso per liberarsi dall’estenuante e spesso futile tentativo di controllare gli altri, le loro azioni e le loro opinioni. Incoraggia a spostare l’attenzione e l’energia verso l’interno, concentrandosi su ciò che è effettivamente sotto il nostro dominio: i nostri pensieri, le nostre scelte e le nostre risposte emotive. I benefici potenziali sono significativi: una riduzione dello stress e dell’ansia, relazioni interpersonali più sane basate sull’accettazione e su confini chiari, un aumento della pace interiore e un rinnovato senso di potere personale e autonomia emotiva.1

L’unicità e la forza del libro risiedono probabilmente proprio in questa combinazione bilanciata tra accettazione esterna (“Let Them”) e azione interna (“Let Me”).51 Questa dualità impedisce alla teoria di scivolare nella passività o nel cinismo, trasformandola in una strategia attiva per l’auto-miglioramento. La sua semplicità concettuale e l’applicabilità immediata a una vasta gamma di situazioni quotidiane, illustrate attraverso storie relatabili, ne hanno decretato l’enorme successo popolare.24

Tuttavia, è fondamentale approcciare questa teoria con consapevolezza e discernimento. Come emerso dalle critiche e dalle analisi, non si tratta di una panacea universale. La sua applicazione richiede la componente attiva del “Let Me” per non trasformarsi in evitamento o rassegnazione.51 Inoltre, ci sono contesti – come situazioni di abuso, relazioni gravemente tossiche o momenti in cui l’ascolto empatico è più appropriato del distacco – in cui il semplice “lasciar fare” non è la risposta adeguata e può persino essere dannoso.30 La controversia sulle origini, pur non invalidando l’utilità del concetto in sé (che affonda radici profonde in diverse tradizioni di saggezza 57), serve come importante monito sull’importanza dell’attribuzione e dell’etica nella diffusione delle idee.

In definitiva, il vero potere della “Teoria del Lasciare Andare” sembra risiedere nell’equilibrio dinamico che propone: l’equilibrio tra il coraggio di lasciare andare il controllo illusorio sul mondo esterno e l’altrettanto importante coraggio di assumersi la piena responsabilità della propria vita interiore e delle proprie azioni. È in questo spazio, tra il “Let Them” e il “Let Me”, che si può forse trovare la chiave per una trasformazione significativa e duratura, capace di portare maggiore serenità, autenticità e realizzazione sia nella sfera personale che in quella professionale. In un’epoca assetata di strumenti per gestire il sovraccarico e ritrovare il proprio centro, The Let Them Theory offre una risposta semplice, diretta e, per molti, profondamente liberatoria.